– di Monica Esposito
Cos’è Terranostra? In molti se lo saranno chiesti guardando distrattamente i manifesti colorati affissi per le strade di Casoria.
Terranostra è un appezzamento di terreno di circa quattro ettari sito a pochi metri dalla stazione di Casoria-Afragola che dal 9 luglio viene autogestito e presidiato da un gruppo di giovani e volenterosi ragazzi che credono fermamente che qualcosa di buono possa nascere anche dal martoriato territorio casoriano.
Da circa quattro mesi questo ex deposito dell’Aeronautica Militare è passato in gestione al Comune diventando,però,uno sversatoio di rifiuti a cielo aperto.
Solo la solerzia e la buona volontà di cittadini che hanno sacrificato le loro giornate di relax estivo pur di vedere rinascere questo posto stanno strappando all’incuria e al degrado questo lembo di terra,uno dei pochi spazi verdi che la nostra città possa vantare,che appartiene a tutti noi.
In terranostra,nome scelto non a caso,si sperimenta una realtà che in altri paesi europei è normalità:un posto che possa realmente essere definito pubblico,fruibile 24 ore su 24,sette giorni su sette dalla cittadinanza.Un luogo dove si organizzano dibattiti su argomenti socialmente rilevanti,si sensibilizza la popolazione alla raccolta differenziata,si cerca di venire incontro in diversi modi alla miriade di persone socialmente svantaggiate.Ma dove non mancano momenti ludici,come tornei di calcio-tennis,cene sociali o concerti di artisti emergenti a cui viene data la possibilità di farsi conoscere.A dispetto delle voci secondo cui questo terreno sarebbe avvelenato,si producono addirittura marmellate di fichi e di more che crescono spontaneamente su terranostra e si ipotizza la creazione,in un prossimo futuro,di orti sociali utilizzabili dalla popolazione.
Giorno dopo giorno questo posto si arricchisce di elementi che gli danno un volto nuovo e che fanno ben sperare nella buona riuscita di questo ambizioso progetto.E tutto ciò è reso possibile dalla partecipazione attiva e solidale di tanti cittadini che materialmente contribuiscono alla rinascita di questo verde liberato,sia con donazioni materiali o economiche,sia con l’impegno attivo per dissodare il terreno in via di recupero.
Sintomo tangibile di questo cambiamento di mentalità sono i quasi tremila consensi ottenuti in meno di due mesi sulla pagina creata appositamente su Facebook.
Molte sono le remore e le perplessità riguardo i veri scopi di questo progetto.Ma più passa il tempo,più diventa chiaro che terranostra nasce in contrasto con le logiche di abusivismo,di speculazione edilizia. Nasce per contrastare,forse utopisticamente,i morbi che attanagliano l’hinterland napoletano da troppo tempo:il biocidio,terra dei fuochi.In definitiva, Terranostra non è altro che un sogno,una speranza di cambiamento,di una Casoria migliore.