Dal 2006 al 2016 sono triplicati i disoccupati. Siamo passati dai 150mila del 2006 ai 500mila del 2016 e il dato agghiacciante è che non si tratta solo di giovani ma soprattutto di over 50.
Per lo più si tratta di uomini (61%) e si aggirano attorno al 1,2 milione se si considerano anche coloro che si trovano in una situazione di inattività.
Purtroppo la disoccupazione “adulta” rischia di aumentare se si tiene presente che si tratta di lavoratori, purtroppo, poco istruiti (oltre il 60% ha conseguito solo la licenza media) e che provengono da settori saturi o comunque con grosse problematiche (l’edilizia è uno di quei settori).
Nel 2016 la disoccupazione “senior” ha toccato quota 61% rispetto al 53,8% dei disoccupati di età più giovane. Un dato questo che ricalca l’enorme difficoltà che gli over 50 hanno di reinserirsi nel mondo lavorativo.
Il sociologo Francesco Giubileo, a tal proposito, dichiara “le statistiche evidenziamo che molte di queste persone spesso sono deluse ed è difficilissimo ricollocarle in pochi mesi, quasi impossibile dopo un paio di anni. In passato la soluzione era una mobilità protratta nel tempo per creare un ponte più o meno lungo diretto alla pensione. Una politica fatta tutta alle spalle delle future generazioni, che non possono più contare su aiuti di questo tipo”.
Mentre l’Economista Luigi Campiglio, professore ordinario alla Cattolica di Milano, commenta così il dato “le implicazioni non sono da poco, visto che spesso si tratta di persone con figli ancora a carico che rischiano di restare in stand-by per lungo tempo, anche perché hanno competenze obsolete e faticano a riqualificarsi”.
Purtroppo anche in confronto agli altri Paesi europei, la disoccupazione dei nostri over 50 occupa i primi posti. Peggio dell’Italia solo la Spagna mentre in Germania il tasso di disoccupazione è solo del 3,7%.
Tuttavia però non tutto è perduto, come ha avuto modo di dichiarare Giubileo”la carta vincente resta comunque l’esperienza: ci sono infatti over 50 che sono nettamente preferiti ai giovani, perché possono offrire subito maggiori competenze maturate sul campo”.