di Mirko Torre
Un branco di cannibali. Qualche anno fa così venivano chiamati da qualcuno, per la capacità di azzannare partita e avversari nei momenti più complicati, e ieri sera lo era, un momento complicato.
La trasferta di Udine, specie negli ultimi anni si è dimostrata una trappola in cui troppe squadre sono cadute, e gli azzurri almeno nelle ultime due o tre stagioni non ci avevano abituato a grandi prove caratteriali quando serviva, invece quello che si è visto alla Dacia Arena sono stati gli attributi di allenatore e giocatori poggiati sul campo per spazzare via tutto quello che c’era davanti a loro. Questo Napoli è di Spalletti al 100%, partita approcciata per chiuderla nei primi 45’ è così è stato, prima Osimhen che (se ce ne fosse ancora bisogno) dimostra di essere cinico quanto basta per schiaffeggiare in porta una pennellata del capitano Insigne che probabilmente sarebbe finito in goal comunque (il “veleno” si vede soprattutto in queste situazioni) e schema da PlayStation per il raddoppio di Rrahmani, sempre più compagno ideale di Koulibaly.
Partita già chiusa, ma i nostri hanno avuto il tempo di mettere al loro posto per altre due volte i tifosi bianconeri, di nuovo patetici e di nuovo portavoci di un tifo che personalmente non mi apparterrá mai.
Continuano le corse sotto al settore Ospiti in giro per lo Stivale (oltre che in Europa) ad abbracciare chi sostiene la causa Napoli 24/7, nell’attesa ormai incessante che questo possa finalmente accadere anche in casa nostra, al Maradona.
Il Napoli c’è, e se è vero che il campionato è ancora lunghissimo, bisogna anche dire che stare lassù, da soli, è bellissimo, ancora di più se pensiamo alla situazione di neanche un anno fa quando partite del genere ci avrebbero riportato di nuovo nel limbo delle squadre potenzialmente ottime, ma mai complete.
Invece ad oggi, al netto delle assenze e dell’evidente mancanza di cambi in difesa, il Napoli almeno a livello di mentalità (merito di Spalletti) è finalmente completo e ci fa sognare…e ragazzi quanto è bello sognare con l’azzurro cucito addosso!
Udine è messa alle spalle, adesso si pensa a Genova sponda Samp, altra partita trappola, ma questo Napoli non può e non deve avere paura di nulla e di nessuno. Arriveranno momenti complicati e assenze molto pesanti, ma è ora che tutti si rendano conto che questa squadra ha gli attributi, e se si trova lassù è perché fin dal ritiro a Dimaro non si è nascosta, lavorando giorno dopo giorno per costruire un gruppo importante, con un allenatore importante e con dei tifosi che mai come ora aspettando di tornare ad essere il 12esimo uomo in campo.
È presto per tutto questo? Sicuramente.
Ma ragazzi..quanto è bello sognare con l’azzurro cucito addosso !