Un caffè a Sanremo. Top e flop della terza serata

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di Giosuè Di Palo

E si chiude anche la terza serata della kermesse “da Regime” Sanremese.
Carlo Conti, visibilmente annoiato dal programma e desideroso solo del suo caffè latte post puntata, rimprovera a più riprese Elettra Lamborghini. “Metti il turbo” le dice.
A Carlè, ma se tanto ti dispiace condurre questo programma ridacci Amadeus. Noi non diciamo nulla eh. Anzi.

E poi è stata la serata dei “genitori” con un Carlo Conti che, tipo ufficio anagrafe, annunciava i concorrenti e le presentatrici come “mamme” o “papà” a seconda del caso in maniera quasi ossessiva. Magari avrà ricevuto ordini “dall’alto” per realizzare un po’ di pubblicità progresso. Chissà.
Per il resto, serata sottotono rispetto alle prime due.
L’unica nota positiva l’intervento, a più riprese, di Katia Follesa, che ha portato un po’ di sano trash e battute inaspettate in TeleMeloni.
Ed ecco, come di consueto, il meglio ed il peggio, tanto peggio, della serata.

TOP

KATIA FOLLESA
“La Mia Liguria” “Ma sei ligure?” “No”.
Entra e, con un momento di importantissima e sana divulgazione scientifica, cita sua santità Elisabetta Canalis. Poi, sfotte Carlo Conti sulla sua conduzione eccessivamente veloce e lo ringrazia di averla scelta come Co-conduttrice nell’unica edizione “con più cantanti che conduttori”.
Parola d’ordine: ridere, ridere e ancora ridere.

NOEMI
Esclusa dalla classifica dei cinque migliori brani, per fare spazio incomprensibilmente a Gabbani e ComaCose, Noemi ieri sera ha incantato l’Ariston con la sua “Se t’innamori muori” cantata a squarciagola e con tutta l’energia che aveva.
Fortunatamente è un artista che non tiene troppo alle Classifiche, quanto al divertirsi sul palco. E ieri l’ha fatto meravigliosamente.

ELETTRA LAMBORGHINI

Su di lei mi sono dovuto ricredere. Mi aspettavo dell’inutile trash e battute no-sense e invece, nel festival del “Regime”, persino la Lamborghini si è adeguata al tono.
Una piacevolissima scoperta.

FLOP

GABBANI

Effettivamente con la canzone che ha portato quest’anno in gara si è capito chi era quello bravo fra lui e la scimmia di Occidentali’s Karma. Una canzone sottotono, sciapa e tranquillamente da sufficienza. Del resto, come metà del repertorio di Gabbani.

DURAN DURAN

Hanno scambiato Sanremo per il loro concerto privato (della Sagra della Porchetta).
Un medley noioso, lento ed evitabilissimo. Unica nota positiva il siparietto con Katia Follesa.

COMACOSE

OK, fino a ieri sono stato abbastanza neutro. Ma adesso ho bisogno di sfogare. Questa canzone è il classico tormentone che sentiremo fino allo sfinimento alla radio. Ed io la detesto già. Una canzone dal testo insulso, piena di retorica e di frasi slogan buttate in mezzo perché funzionali al ritmo.
E poi si vestono malissimo. Ah.

I MODÀ
Appena riesumati dal freezer temporale in cui erano nascosti, e nel quale avrebbero potuto tranquillamente restare ancora a lungo, portano una canzone che dice “io no non ti dimentico”. Che dire Checco, beato te!
Anch’io avrei preferito dimenticare quest’esibizione. Eppure non si può.

UN CAFFÈ SOSPESO

Ma la vogliamo finire di far vincere al Televoto canzoni di dubbio gusto e funzionali solo all’Estate? Se ascolto ancora una volta quel “cuoricini…cuoricini…” in Radio penso che cito Conti per danni morali.
Anzi, cito IL MERAVIGLIOSO PAPÀ Carlo Conti.

Ecco, Giorgina, ho rettificato.

La mia maestra alle Elementari diceva sempre la solita frase che a ogni ragazzo, un po’ svogliato e con la testa già proiettata al dopo, si dice: “suo figlio è intelligente, ma non si applica”. Ne ho fatto uno stile di vita. Studente di giurisprudenza presso la Federico II e di recitazione cinematografica in CinemaFiction. Appassionato di scrittura e di cinema. Scrivo opinioni, non richieste, su tutto ciò che a mio avviso merita di essere raccontato e discusso. Perché nella vita ho imparato che è sempre meglio avere un opinione che subire passivamente il corso delle cose.