Una gigantesca, rischiosissima scommessa

Condividi su

di Andrea Carpentieri

In una partita di Champions’ Okafor, se ben ricordo, mandò al manicomio proprio la difesa del Milan; più di una volta, inoltre, in maglia rossonera ha fatto il proprio dovere in maniera soddisfacente.
Sgombriamo subito il campo da dubbi: il problema non è Okafor, che fin da domenica sosterrò con tutte le mie forze dal mio posto al Maradona.
Ciò detto, solo chi è in malafede e deve tutelare il buon nome del Padrone, o chi non capisce nulla di calcio, può essere contento del mercato del Napoli in questa sessione di gennaio.
All’infortunio di Buongiorno non si è posto rimedio in alcun modo: <<Ma Conte>>, obietteranno gli adulatori, <<ha rivitalizzato Juan Jesus>>.
Giusto, e proprio perché l’allenatore ha fatto rendere al meglio ogni singolo giocatore della rosa, portando il Napoli in cima alla classifica, si è deciso di lasciare inascoltata la sua richiesta di non fare danni a gennaio, no? Complimenti, sia al Padrone che ai servi sciocchi e agli (in)utili idioti.
All’infortunio di Olivera, poi, pure si è deciso di non prestare alcuna attenzione: in fondo, al suo posto gioca Spinazzola, lo stesso che fa da alternativa a Neres se e quando quest’ultimo non regge più. Ma quanti Spinazzola abbiamo in rosa? E se Spinazzola si mette alto al posto di Neres, il terzino sinistro chi lo fa? Ah, Pasquale Mazzocchi, ok.
In un calcio in cui sempre più partite “girano” e si risolvono dopo il minuto 60, la società azzurra ha pensato bene di non avere nessun calciatore in grado di entrare portando freschezza, magari prendendo il posto di quel Neres che, forse non casualmente, proprio da subentrante si era mostrato uno che spacca le partite. Insomma, dalla ricchezza costituita dal binomio Kvara-Neres il Napoli si è consapevolmente declassato alla presenza del solo brasiliano sull’out sinistro.
La velina presidenziale inoltrata agli amici, ai lacchè e ai lecchini, secondo me recita più o meno così: <<Sparare ad alzo zero su Kvara, farne il solo colpevole di tutto, se possibile tirare dentro pure un po’ Conte, visto che ha ammesso di avere anche lui in parte sbagliato nel credere di poter trattenere il georgiano>>. E così fanno, così dicono, di questo letame informativo appestano l’etere, i social, il mondo del tifo partenopeo.
Ma chi ha tenuto Kvara a livelli di stipendio (per il calcio sia chiaro) ridicoli, creando le condizioni per il suo malumore prima, per la fuga poi? E quando si è capito che il 77 non avrebbe rinnovato perché nessuna proposta contrattuale, di quelle arrivate con un anno e mezzo di indegno ritardo, gli andava bene, a nessuno è venuto in mente che la situazione sarebbe potuta precipitare?
È mai possibile che una società di livello internazionale si faccia trovare impreparata dalla bomba scoppiatale in mano quando il suo giocatore più forte ha deciso di andare via? A me, se avesse goduto dell’avallo di Conte, sarebbe andato bene fin da subito Okafor, purché lo si fosse messo a disposizione del mister dal 2 di gennaio.
In questo mese appena trascorso, nel quale i titolari hanno goduto di una forma fisica debordante, il nuovo arrivato avrebbe potuto svolgere il proprio apprendistato tattico, per poi essere pronto se e quando ce ne sarà bisogno.
Nulla, nulla di ciò che sarebbe stato sensato è stato fatto: solo una gigantesca, rischiosissima scommessa.

Andrea Carpentieri è dottore di ricerca in filologia classica, ed ha al suo attivo diverse pubblicazioni nell'ambito degli studi di letteratura latina. Ex agonista nel karate, ha avuto la fortuna di vincere trofei e medaglie nazionali ed internazionali nella specialità del kumite (combattimento). Che si tratti di letteratura, lingue vive o morte o arti marziali, ogni giorno prova ad insegnare, cercando però, soprattutto, di continuare ad imparare.