Vietato puzzare di fritto, avvisate le mamme

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di Giovanni Salzano

Frittodipendenti compulsivi e dispensatori sani di ragù per tutto il condominio tremate: arriva la sentenza della Cassazione che punisce i vicini “olfattivamente” molesti.

La storia è più o meno questa: i condomini di un palazzo hanno denunciato i vicini perché provocano odori insopportabili dalla cucina.

E fin qui niente di nuovo, direte.

Sappiamo tutti che si scatenano ferocissime faide familiari solo perché la signora del quarto piano, come chi? la pettegola di Casaluce, si è permessa di “scotoliare” (non mi venivano sinonimi appropriati in Italiano, ndr.) la tovaglia senza aver tolto il 75% delle briciole (come dice il regolamento del palazzo).

Perciò ritornando ai cuochi molesti, la notizia è che la Cassazione ha dato ragione a vicini dal naso sensibile configurando il reato di molestie olfattive con la sentenza 14467/2017, multando i condomini dalla frittura facile.

Per dirla in breve anche mia madre è una fuorilegge (provate ad avvicinarvi a casa sua la domenica intorno a mezzogiorno) e rischia perciò una multa, come tutti i napoletani.

Provate a farvi un giro nel centro storico, che ne so da Piazza San Domenico a Piazza Dante: si passa dalla pizza fritta, al caffè, all’odore di candeggina dei bassi da poco lavati fino al profumo delle sfogliatelle appena sfornate.

E poi il ragù della signora Maria, il casatiello del panettiere di Poggioreale e le polpette fritte che vanno a completare la lasagna della domenica.

Gli odori (e anche certe puzze) dovrebbero essere una ricchezza da conservare, certe fragranze dovrebbero essere considerate patrimonio dell’umanità.

Addirittura  la scienza  riconosce il valore della memoria olfattiva: una ricerca condotta dalla Rockefeller University di New York ha dimostrato che le persone possono ricordare il 35% di quanto annusano, rispetto al 5% di ciò che vedono, il 2% di ciò che sentono e l’1% di quello che toccano, motivo per cui i ricordi legati agli odori sono difficilmente modificabili.

E poi come direbbe la buonanima di mia nonna: “Giovà non puzza di mangiare,  al massimo addor ‘e mangià”.

fonte: http://www.napoliclick.it/portal/societ%C3%A0/4479-vietato-puzzare-di-fritto,-avvisate-le-mamme.html

Al Domenicale con entusiasmo da più di un anno, dopo il banco di prova con Paralleloquarantuno. Giornalista per passione, scrive di tutto quello che la entusiasma, predilegendo i temi dell’ambiente e della cultura. Classe ’71,buddista, due figli, nel tempo libero cucina e gioca a burraco. Se dovesse descriversi con una sola parola, sceglierebbe “entusiasmo”, anche se si definisce un’anima in pena. Scrivere le è indispensabile: si firma #lapennallarrabbiata, e questo è il suo modo per denunciare ingiustizie e dare voce ai sentimenti che vive, come tutto quello che la riguarda, con un coinvolgimento totale.