Nell’universo di internet sono diventate virali le immagini di un flash mob inventato dalle donne cilene che ha già preso piede in tutto il Sud America diventando un ballo di protesta globale molto più efficace di mille slogan. Una schiera di donne che su un tamburo o una base elettronica batte esclusivamente pulsazioni omogenee scandendo un testo con una serie di rivendicazioni che dovrebbero essere patrimonio comune, ma che ancora stentano ad affermarsi. Potentissimo. Innanzitutto l’elemento visivo, le donne specie prima che diventasse un fenomeno di massa con enormi folle che lo recitano, sono tutte bendate.
Anche nella nostra città, domani alle 17.00 in Piazza Cirillo, grazie alla lodevole iniziativa di un gruppo di donne – si terrà il flash mob di protesta globale che sta invadendo tutte le piazze d’Europa dopo aver spopolato in Sudamerica. Di seguito il testo che le donne canteranno in una, speriamo, gremita Piazza Cirillo:
Il patriarcato è un giudice
Che ci insegue dal passato
Il nostro castigo
È la violenza che ora vedi
È il femminicidio
L’ impunitá per il mio assassino
È lo stalking
È lo stupro
Y la culpa no era mia, ni dònde staba, ni come vestìa (x 4)
O’ stupratore si tu
O’ stupratore si tu
È l’omertà
Il pregiudizio
Le istituzioni
La società
E lo stato oppressore è un maschio stupratore (x 2)
O stupartore sì tu (× 2)
Y la culpa no era mia, ni dònde staba, ni como vestìa (x 4)
El violador eres tu
El violador eres tu