“Youth, la Giovinezza” non ha vinto alcun premio all’ultimo Festival di Cannes. Il nuovo film del regista Paolo Sorrentino ha però soddisfatto gli spettatori.
Protagonisti della pellicola sono Fred e Mick, due vecchi amici. Uno compositore musicale e direttore d’orchestra, l’altro regista di successo. Entrambi si trovano a riflettere sul passato e sulla loro giovinezza durante un soggiorno in un lussuoso centro benessere. Lì, tra le Alpi svizzere, sono in vacanza anche altre celebrità del mondo dello spettacolo, tra cui il calciatore Diego Armando Maradona.Fred (Michael Caine) ha dedicato l’intera vita alla musica. Quando la regina Elisabetta d’Inghilterra gli chiede di suonare per lei, in occasione del compleanno del principe Filippo, rifiuta l’offerta. Sua moglie è lontana e la musica gli ricorda questa triste assenza. A consolarlo non c’è solo Mick (Harvey Keitel), ma anche la presenza di sua figlia (Rachel Weisz). Intanto Mick sta realizzando la sceneggiatura per un “ultimo” clamoroso film. Tutto sembra andare liscio, fino a quando non irrompe nella struttura alberghiera l’attrice Brenda Morel (Jane Fonda). Nonostante gli imprevisti, i ricordi della giovinezza riusciranno a fare chiarezza nella mente dei protagonisti, lasciando spazio anche ad una forte nostalgia per il passato e le occasioni mancate.
Con un Michael Caine d’eccezione e un’ambientazione da sublime fotografia, Sorrentino sembra voler proseguire sul filone cinematografico di “introspezione da grande respiro”, generato con il film “This must be the place“ (2011). Il regista napoletano ha scelto di continuare su questa strada dopo aver guadagnato una sorta di “marchio d’autore”, conferito grazie all’Oscar vinto lo scorso anno. Eppure “Youth” non è non solo una continuazione de “La grande bellezza” (2013). È una sintetica scelta cinematografica. Una concentrazione di tutti i caratteristici simboli “alla Sorrentino” che si configurano elegantemente sul grande schermo, senza lasciare vuoto e affanno nello spettatore.
Cosa differenzia il pluripremiato “La Grande Bellezza” da “Youth”? Sicuramente ilcast stellare. Nel primo film c’era il trionfo di Toni Servillo e dell’Italia, nel secondo quello di una raffinata Hollywood.