Volete raggiungere paesi lontani, ma il terrore di volare e le troppe ore di viaggio prevalgono sulla vostra voglia di esplorare nuovi posti? Nessun problema. Presto arriverà in Europa Hyperloop, un treno MagLev, ossia a levitazione magnetica, alimentato ad energia solare che sfreccerà alla velocità di 1200 km/h!
Elon Musk, l’artefice di questa brillante invenzione presentata nell’agosto 2013, ha concepito un singolare mezzo di locomozione costituito da tubi di acciaio a pressione ridotta, in cui delle capsule pressurizzate -con capienza 40 passeggeri– si muovono su un cuscino d’aria compressa, in modo tale da eliminare sia il problema di ruote e rotaie, grandi fonti di attrito e di diminuzione della velocità, che quello del rumore e del dispendio energetico.
Infatti, MagLev è innanzitutto un green train: un treno verde che non inquina; è alimentato da una fonte di energia rinnovabile, quella fotovoltaica, che deriva dalla conversione dell’energia della luce solare in energia elettrica, la quale, a sua volta, viene trasformata in energia magnetica necessaria al convoglio per levitare.
In California si trova la prima installazione di Hyperloop, una pista di 8 km nella Quay Valley tra Los Angeles e San Francisco ancora in fase di costruzione, tutto ad opera della società Hyperloop Transportation Technologies. E proprio quest’ultima sta lavorando ad un accordo con il governo slovacco per la realizzazione di un supertreno anche in Europa con due tratte: potrà collegare Bratislava a Vienna in soli 8 minuti, anziché in un’ora, e a Budapest in 10 minuti invece di 2 ore e mezza.
Si tratta di un grande investimento economico, in quanto bisogna valutare le concrete disponibilità dei vari paesi europei, difatti per adesso è questo che principalmente non ha fatto spiccare molto il volo alla geniale proposta. Questi treni tubolari ‘sospesi’, ad ogni modo, ci avvicineranno a quella dimensione futuristica che tutti abbiamo sempre un po’ bramato e descritto in libri e film di fantascienza, e, soprattutto, sconvolgeranno interamente il concetto di viaggiare e la qualità del pendolarismo.
Così, un giorno ‘voleremo restando con i piedi per terra’…